Güssing, piccolo e coraggioso comune Stampa
Giovedì 12 Marzo 2020 18:02

Riprendo il tema dei Comuni virtuosi, grandi e piccoli, e vi aggiungo oggi l'esempio di Güssing.

Güssing è un piccolo paesino di circa 4000 abitanti nella regione austriaca del Burgenland, al confine con l'Ungheria.

La regione del Burgenland, nel secolo scorso, era una regione piuttosto povera, con qualche risorsa turistica dovuta ai suoi castelli, alle sue dolci colline ricche di vigneti di uve bianche e al suo grande  lago, il Neusiedlersee. Un lago di grande estensione ma poco profondo, quindi dal colore grigio, e non incorniciato certo da bellissime montagne, come in Carinzia e nel salisburghese, ma da canneti.

Lo stesso Comune di Güssing era un paesino certamente tranquillo ma con scarsissime risorse e zero infrastrutture (nemmeno la ferrovia ci passava). Nel 1988 compariva tra zone più povere dell'Austria. Con alto tasso di emigrazione e il 70% degli attivi comunque costretti al pendolarismo.
Eppure....

Eppure nel 1990, come altri (in testa a tutti i famosi "ribelli di Schönau"!) che avevano ben compreso e non dimenticato la lezione della crisi del petrolio e poi di Chernobyl, è stato uno di quelli che ha deciso di volere l'indipendenza energetica da fornitori internazionali e nessun legame con

multinazionali. Così l'allora amministrazione comunale ha predisposto prima una minuziosa analisi e poi un piano che portasse negli anni (anzi decenni) alla progressiva uscita da tutte le fonti di energia fossile e non rinnovabile.

 

Questa visione futura prevedeva infine che, su modello del piccolo comune, il raggio visrtuoso si estendesse di seguito all'intero distretto di 27.000 abitanti.
Una visione a lungo raggio e capace di moltiplicarsi, come dovrebbe fare un buon amministratore, preparare il terreno su cui altre generazioni raccoglieranno i frutti.

Il piano prevedeva il raggiungimento della totale indipendenza per riscaldamento, combustibili ed energia elettrica. Si trattava di abbattere progressivamente fino a cancellare la spesa annuale di 6,2 milioni di Euro per le importazioni di energia ricorrendo invece a materie prime prodotte in loco.



Oggi un gran numero di studiosi, amministratori e persone interessate arrivano da tutto il mondo per visitare il centro di ricerca e il marchio „energieautarke Gemeinde Güssing“ (Comune energeticamente autosufficiente) della ECRE Güssing International AG (European Center for Renewable Energy) è sul mercato mondiale!
Oggi restano ogni anno 18 milioni di Euro nelle casse pubbliche di Güssing e dei comuni contermini.

Il primo passo concreto però, cari lettori, ormai saprete come sempre quale è stato:
non certo quello di ricorrere a qualche fonte energietica alternativa sopra un colabrodo energetico di edificio, bensì quello di ABBATTERE innanzitutto il FABBISOGNO di energia (altro che qualche pannello fotovoltaico su qualche tetto scolastico...!)


Perciò l'inizio è stato quello di coibentare e risanare tutti gli edifici pubblici (ormai ve lo sto dicendo in tutti gli articoli sul tema!) e, avendo dato il buon esempio e attivato al tempo stesso sin dall'inizio processi di partecipazione, a ruota è seguito tutto il privato.

L'intero processo è sempre condotto e controllato da mano pubblica ovviamente:

ad es. il calcolo per la quantificazione delle aree per la produzione di biomasse destinate al teleriscaldamento (oltre al legno compresi tutti i resti derivanti dalla potatura delle viti! Altro che bruciarli a cielo aperto...). Il modello di calcolo a livello comunale è stato poi semplicemente applicato per le aree del comprensorio.

Oltre a energia elettrica producono gas metano, diesel e benzina.
Le emissioni di CO2 sono ridotte dell'85% nonostante ora Güssing sia sede di numerose attività, di cui ben 50 strettamente in ambito di ecososotenibilità, rispetto allo zero del 1990.

Tutto è programmato da una attenta regia pubblica, non si procede alla giornata, nulla sfugge o e lasciato al caso, o meglio, alla confusione. Una sinergia virtuosa di cui oggi sono più che evidenti i frutti.

Güssing rappresenta soprattutto la prova che un piccolo Comune poverello è stato capace di itrasformare il suo idealismo con intelligenza e senso di responsabilità per il bene delle generazioni future.
Ormai da molti anni la regione del Burgenland non è più la Cenerentola a est, ma è amatissima per il cicloturismo grazie al quale si godono i castelli, i pendii rigogliosi di vigneti, le casette basse bianche con il tetto di canneto e le cicogne sui camini, il buon cibo locale a km0, il giro del lago con il suo palcoscenico sotto il cielo per inscenare tutta l'estate grandi opere e concerti.

Ma non solo. Oggi nel distretto di Güssing vi è un gran andirivieni di turismo internazionale che vuol conoscere questa esperienza: Vi sono ben 30 impianti immediatamente disponibili ad essere visitati in qualsiasi momento e ogni settimana arrivano a Güssing in media 400 turisti!

Ovviamente l'esperienza di Güssing è annoverata tra le pagine della piattaforma https://nachhaltigwirtschaften.at/en/ che vi metto in inglese e vi consiglio di sbirciare...per essere innanzitutto NOI "cittadini informati" - che poi, come ben sapete, è la mission di questo sito di SPS Occhiolino

E ... a Sacile?
"Abbiamo aderito al Patto dei Sindaci"!
Ahhh, bene. E concretamente?
E ... a Pordenone?
L'assessore ha annunciato "faremo il teleriscaldamento!"
Ahhh, bene. All'interno di quale visione complessiva?

Ultimo aggiornamento Mercoledì 18 Marzo 2020 18:24
 
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