Risposte puntuali a interrogazione su centraline Stampa
Domenica 18 Febbraio 2024 20:13

Queste le precise risposte come verbalizzate in Consiglio Comunale al momento della discussione della nostra interrogazione sulle prime due centraline idroelettriche sul ramo Biglia della Livenza.

PREMESSA del SINDACO:
Grazie Presidente, grazie consigliere, così abbiamo modo anche di aggiornare i consiglieri comunali, oltre che naturalmente l'interrogante dello stato attuale delle cose rispetto a un'opera che vede la sua genesi ormai alcuni anni fa e che evidentemente rispetto al cronoprogramma ci sono degli evidenti ritardi rispetto a quanto riportato in Convenzione. La sua interrogazione pone, diciamo, sei che poi sono 7 domande puntuali di tipo è squisitamente tecnico. Ecco, rispetto alla interrogazione, l'ufficio ha predisposto le risposte tecniche. Da parte mia, una piccola premessa riguardo al metodo di come dire di lavoro e attenzione che le amministrazioni hanno utilizzato rispetto questo tipo di intervento, che è un intervento, è giusto ricordare che nella sua particolarità non trova similitudini, è un intervento che è stato realizzato dal privato, secondo naturalmente un accordo, una Convenzione, rispetto al quale, anche in corso d'opera, si sono evidentemente, nella prima fase di interruzione del flusso idraulico del fiume, verificati degli aspetti magari non facilmente prevedibili.
Ma mi sento di ricordare come il presidio delle varie fasi da parte dell’Amministrazione e le sollecitazioni (secondo naturalmente le competenze e le facoltà del Comune) sia nei riguardi dell'impresa sia nei riguardi di professionisti, sia nei riguardi degli altri attori coinvolti, è stato costante.
Ecco: quali sono gli attori principali in tutta questa vicenda? Naturalmente l'impresa che ha avuto l'incarico di realizzare, che ha l'incarico e che ha messo in campo appunto la realizzazione dell'opera in Convenzione con il comune, ovviamente in intersezione con l'ente regionale per quanto riguarda appunto l'area del fiume.

Arrivo a una prima conclusione che rispetto appunto a questi ritardi, a una serie di mancanze che si sono palesate nonostante le sollecitazioni del Comune all'impresa di fornire dati, informazioni e certificazioni e quant’altro, l’Amministrazione ha dato mandato ovviamente agli uffici di incaricare un legale al fine di verificare il rispetto degli obblighi della Convenzione che è stata a suo tempo stipulata per valutare tutte le ragioni di questi scelta, di queste variazioni se fossero, come dire, state vigilate. Naturalmente il comune ha vigilato affinché tutto venisse fatto secondo il percorso.

Di seguito le RISPOSTE che gli uffici hanno prodotto seguendo punto per punto le domande in elenco nell’interrogazione di ottobre 2023:

1) Se il cronoprogramma sia stato rispettato o, altrimenti, quali siano state le motivate proroghe, nonché i nuovi eventuali termini temporali.
Il cronoprogramma, ai termini dell'articolo sei della Convenzione, non è stato rispettato.
La delibera di approvazione, considerando l'esecutivo delle opere di completamento, era partito dal 28 luglio 2021, si sarebbe dovuto completare il 28 luglio di quest'anno, due anni, sostanzialmente.  La comunicazione di fine ai lavori, così come inviata dall'impresa alla regione per ottenere l'autorizzazione provvisoria dell'esercizio della derivazione si riferisce però a questa autorizzazione alla dichiarazione di fine dei lavori solo ad alcune delle opere, visto che la direzione dei lavori si è di recente, già nei primi giorni del mese di ottobre, dimessa dall'incarico. Il che vuol dire che non è da considerarsi concluso il suo incarico che era relativo alla direzione dei lavori delle sole strutture. L’ing. Pizioli ha rassegnato le dimissioni.

2) Se sia stato emesso il collaudo tecnico amministrativo che consente l'avvio definitivo dell'impianto, o, in caso negativo, se sia garantita la sicurezza degli impianti e come la stessa venga certificata.
Il collaudo tecnico-amministrativo non è stato emesso da parte del collaudatore nominato dal comune. Il cantiere non risulta concluso e quindi, ai fini della sicurezza della responsabilità, è in capo ancora al concessionario, che comunque l'avrebbe in capo in ogni caso durante la gestione.

3) Se sia stata verificata e provata la salvaguardia dell’habitat naturale anche con deflussi minimi, a maggior ragione visti i periodi di grave siccità vissuti negli ultimi due anni anche dal nostro territorio.
Tale verifica non è di competenza comunale ma regionale. I progetti prevedono il minimo deflusso vitale, il rispetto dello stesso è in capo al concessionario, gli uffici regionali competenti al controllo delle concessioni di derivazione d'acqua hanno rilasciato un'autorizzazione in via provvisoria. E’ a rischio del concessionario l'esercizio della derivazione ai soli fini della derivazione d'acqua in attesa del collaudo definitivo. In tale nota hanno impostato una serie di prescrizioni, delle quali non si è contezza, se il concessionario abbia o meno ottemperato, inoltre i tecnici hanno effettuato dei sopralluoghi e, per quanto risulta a questo Comune, di recente il concessionario ha ricevuto una diffida, a provvedere in merito ad alcuni aspetti legati all’ittofauna.

4) Se siano ad oggi quantificabili i kWh prodotti dalle due centraline ultimate e, se sì, in quale misura.
Ad oggi tali dati non sono stati forniti in quanto il concessionario non ha comunicato la fine lavori. Quindi torniamo al punto di cui sopra. il concessionario non ha comunicato nemmeno il collegamento con la rete distribuzione, non vi è stata la sottoscrizione di un verbale di inizio produzione.

5) Quale sia il riscontro o, perlomeno, la stima del compenso spettante al nostro comune in base alla percentuale definita per la vendita di energia derivante dalla produzione dei due rami Biglia e Pietà.
La stima economica dell'introito dipende dalla producibilità degli impianti, ma anche dalla tariffa di mercato relativa alla vendita di energia. L’ufficio non ha fatto alcun tipo di calcolo, ma se consideriamo i dati di produzione citati nell'interrogazione (ovviamente questa è una stima) per una media di importo incentivante, uno scambio sul posto, la cifra è di alcune migliaia di euro.

6) Quali siano i motivi ostativi all’apertura della passerella pedonale sul ramo Biglia.
Non essendo stata comunicata la fine dei lavori dell'intera opera e trasmesso né il collaudo statico, né la dichiarazione di conformità dell'impianto elettrico che la illumina, non è possibile procedere all'apertura.

7) Se, data la contiguità delle due centraline all’edificio residenziale, l’installazione delle turbine sia stata effettuata secondo le migliori tecniche disponibili ai fini di ridurre al massimo l’emissione di rumori e vibrazioni.
Il collaudatore tecnico-amministrativo sulla base della documentazione del direttore dei lavori dimissionario di recente, oltre che verificare il rispetto del progetto, potrà anche stabilire se siano state utilizzate le migliori tecniche disponibili al fine di ridurre al massimo l'emissione dei rumori e delle vibrazioni. Sono comunque a completo carico del concessionario le responsabilità, con riferimento al peggioramento delle situazioni inerenti unità immobiliari private, interessate da fenomeni di vibrazioni a seguito del funzionamento degli impianti.
L'amministrazione a tal proposito ha chiesto comunque più volte al concessionario di non attivare le centraline se non esclusivamente per le prove propedeutiche al collaudo.
Quindi ricordo appunto quello che ho riportato in apertura di risposta, che il Comune di fatto ha incaricato nei giorni scorsi un professionista finalizzato appunto alla verifica dei presupposti per l'eventuale risoluzione contrattuale della concessione per inadempimento in relazione ai lavori di riattivazione delle centrali idroelettriche situati appunto sui fiumi Livenza e Paisa, così come nella Convenzione generale.

CONCLUSIONI del SINDACO:
Credo, per concludere, il Comune sta facendo tutto ciò che è nelle sue competenze, da un lato per salvaguardare l'aspetto della conclusione dei lavori, l'aspetto ambientale per quello che è di competenza in concerto con la Regione e naturalmente l'interesse del privato che rispetto anche a quello che è stato valutato e chiaramente tutto da verificare, perché poi lì c'è una partita tutta quanta diversa. Il privato stesso, sappiamo che per per altre vie ci ha informato di avere a sua volta incaricato un proprio legale per le valutazioni interne al palazzo.

Ultimo aggiornamento Domenica 18 Febbraio 2024 20:23
 
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