Pronti come sempre - stavolta cerchiamo di prevenire inutili mal di pancia alla Lega, nel caso anche questa Amministrazione ricorra alla consueta chiusura di mandato con il consueto regalo di nuova previsione urbanistica che per consuetudine trasversale nelle varie forze politiche salda il debito dei voti presi e apre il credito per i voti delle nuove elezioni. Ci teniamo quindi a mettere subito in guardia la Lega sacilese, perchè negli ultimi giorni del 2013, subito dopo Natale, c'è stata una sentenza inequivocabile:
Il Tribunale amministrativo distaccato a Brescia ha bocciato il Piano di governo del territorio, varato nel marzo del 2012 dall’amministrazione della stessa città, perché non prevede aree per luoghi di culto per non cattolici. I comuni non possono redarre piani urbanistici che considerino “servizi religiosi” solo quelli espressione dalla Chiesa cattolica, ignorando le altre confessioni presenti sul territorio. “Una sentenza che si farà sentire anche al di là dei confini” dichiara l’architetto Luciano Lussignoli, urbanista e uno dei consulenti del ricorso dell’associazione mussulmana.
Troppi amministratori non sanno o ... dimenticano... che è compito di ogni Amministrazione di un paese democratico pianificare senza alcun preconcetto.
Individuati i bisogni, la legge è chiara: occorre “promuovere la realizzazione di attrezzature di interesse comune, destinate a servizi religiosi” legati certo alla Chiesa Cattolica, ma anche “agli enti delle altre confessioni religiose”. Così, nella parte del cosiddetto “Piano dei servizi” – una delle sezioni in cui è diviso un moderno Pgt – non veniva fatto alcun riferimento ai “bisogni” dei cittadini non-cattolici. Conseguentemente l’associazione mussulmana bresciana “Muhammadiah” aveva deciso di ricorrere al Tar, evidenziando la forte sperequazione.
E la giustizia amministrativa, negli ultimi giorni del 2013, ha dato ragione all'associazione, scrivendo: “La delibera di approvazione del Pgt va pertanto annullata nella parte in cui omette di apprezzare, attraverso una corretta e completa istruttoria, quali e quante realtà sociali espressione di religioni non cattoliche, in ispecie islamiche, esistano nel Comune; di valutare le loro istanze in termini di servizi religiosi e di decidere motivatamente se e in che misura esse possano essere soddisfatte nel Piano dei servizi”.
Brescia dovrà ora riscrivere il suo “Piano dei servizi” e fare in modo di prevedere aree edificabili sulle quali possano sorgere in futuro nuovi centri di culto, anche non cattolici. Che siano destinati senza alcuna pregiudiziale dunque alle comunità Evangeliche, a quelle Greco-ortodosse, a quelle musulmane, a quelle ebraiche, ecc.
Non solo. Anche sul fronte delle agevolazioni fiscali va precisato che tutte le associazioni culturali e religiose riconosciute ufficialmente possono partecipare alla spartizione dei finanziamenti previsti per legge, come ad es. chiedere un contributo per realizzare il proprio edificio di culto.
Attenzione dunque, che, oltre a non poter pianificare senza tener conto del reale andamento demografico, con questa sentenza è anche indiscutibilmente "fuori legge" chi si oppone ad edifici di culto non cattolici. ... Non ci sarà salto mortale triplo e avvitato che tenga!
PS.: Il giorno dopo la Lega risponde che la Moschea non è una priorità, quanto invece lo è la sede della protezione civile. Bene. La stiamo aspettando anche noi da 5 anni ormai.....!!! |