Sacile Partecipata e Sostenibile

Iniziative di carattere Generale

Informazioni sulle nostre iniziative di carattere generale.

 



SPS e l'ARS non hanno mai dato giudizi sommari sulla sanità sacilese! PDF Stampa E-mail
Venerdì 24 Febbraio 2012 18:24

Non ci stiamo ad essere buttati nel calderone di "chi diffama l'Ospedale di Sacile"!
Per questo abbiamo inviato in data 23/02/12 la seguente lettera al Sindaco di Sacile, al Direttore Generale, Luciano Zanelli, al Responsabile della struttura sacilese, Siro Carniello, e alla stampa locale.

"Dispiaciuti da quanto poteva emergere dalla lettura degli articoli sulla stampa del 23 febbraio 2012, che poteva dar adito all'interpretazione di "diffamazione"  realativamente all'Ospedale di Sacileda parte nostra, ci teniamo a chiarire quanto segue:
a) non abbiamo usato termini quali "degrado",
b) non abbiamo mai generalizzato, ma sempre affrontato i problemi concreti che di volta in volta si ponevano, come ad es. l'ortopantomografo, il laboratorio analisi, le agende chiuse, ecc.
c) è sempre stato evidente che ci siamo fatti portavoce non di giudizi sommari, ma di esigenze manifestateci dai cittadini,
d) lo scopo di ogni nostro intervento aveva ed ha come obiettivo la difesa del lavoro del personale tutto, del diritto alla salute della comunità e della struttura ospedaliera,
e) abbiamo sempre interpretato la difesa della struttura sanitaria sacilese come un interesse collettivo al di sopra degli schieramenti politici, non per questo assolvendo dalle loro responsabilità politici e amministratori, le cui scelte di politiche sanitarie regionali, non sembrano proprio aver prodotto nè risparmio, nè efficienza, nè qualità."

Luigi Zoccolan, per L'Associazione per il Rinnovamento della Sinistra e Rossana Casadio, per Sacile Partecipata e Sostenibile

Ultimo aggiornamento Sabato 25 Febbraio 2012 19:33
 
Ospedali di Rete: scoppia la guerra tra poveri PDF Stampa E-mail
Mercoledì 22 Febbraio 2012 18:38

ambulanzaimgNon siamo ancora nella situazione terribile che le immagini in TV hanno registrato al Pronto Soccorso del San Camillo di Roma o del Policlinico Umberto I; non meglio al Policlinico di Tor Vergata o al San Martino di Genova; e in altri Ospedali possiamo solo immaginare....
Da noi scoppia la guerra tra Maniago e Spilimbergo - chi ha più diritto di portar via risorse all'altro?! Secondo un ex consigliere spilimberghese del PD, Domenico Mittica, Spilimbergo serve il distretto più vasto di tutto il Friuli occidentale (53.000 persone) ed è l'unico Ospedale di Rete per il quale avrebbe un senso un mantenimento. Mantenimento recuperando le risorse derivanti dalla chiusura dei Pronto Soccorso di Sacile e Maniago, per i quali è sufficiente diventare Punti di Primo Intervento.

Ultimo aggiornamento Martedì 25 Novembre 2014 21:54
 
da" Pronto Soccorso" a "Punto di Primo Intervento"? PDF Stampa E-mail
Domenica 19 Febbraio 2012 17:02

La stampa locale del 12/02/12 riportava l'annuncio ufficiale che il Pronto Soccorso di Sacile diventa Punto di Primo Intervento. Da un lato l'esiguità degli accessi - una ventina nell'arco delle 12 ore di apertura - dall'altro le parole del Capo Dipartimento dell'Emergenza, Willy Mercante, "senza una seria strutturazione del sistema non c'è sicurezza per i cittadini; è venuto il momento di prenderne concretamente atto".
SPS, che ha sempre seguito l'argomento Sanità insieme all'Associazione per il Rinnovamento della Sinistra, ha subito chiesto un incontro con la Direzione Generale dell'Azienda Ospedaliera S.Maria degli Angeli di PN. Per ora non abbiamo ricevuto risposta, ma tramite stampa il Direttore Generale, Luciano Zanelli, comunica di essere disponibile ad incontrare il Sindaco di Sacile e gli esponenti politici di maggioranza e opposizione.
Di conseguenza SPS e l'ARS chiedono che questo incontro assuma la forma di un CONSIGLIO COMUNALE APERTO, in quanto riteniamo che possa essere la miglior forma di diretta informazione e partecipazione della cittadinanza.
Aspettiamo risposta.
Nel frattempo però non possiamo esimerci da alcune domande:

Ultimo aggiornamento Giovedì 27 Novembre 2014 20:52
 
A quando il rimborso della quota relativa al servizio di depurazione? PDF Stampa E-mail
Domenica 05 Dicembre 2010 06:37

 

img-artSe il Comune di Sacile è uscito da GEA e sta ora aspettando il rimborso della propria quota, molti cittadini di Sacile stanno ancora aspettando indicazioni su come muoversi per ricevere il rimborso della quota relativa al servizio di depurazione non effettuato.

In particolare nel 2009, in quanto per un lungo periodo anche chi si era rivolto all’ufficio delle CGA per prenotare lo svuotamento per mezzo autobotte, si era sentito rispondere “solo in casi di estrema necessità”. Tra l’altro nulla si era saputo sulla gravità della situazione che aveva portato alla sospensione degli svuotamenti con l’autobotte, mentre nel corso dei mesi si era letto più volte della carenza dell’impianto di depurazione e dello stato di inquinamento del Livenza.

Ultimo aggiornamento Domenica 05 Dicembre 2010 06:49
 
Sospensione degli aiuti economici e fallimento del "welfare dell'elemosina" PDF Stampa E-mail
Giovedì 25 Novembre 2010 17:05

articolo_group.jpgLa sospensione degli aiuti economici alle situazioni di povertà dimostra in tutta la sua triste evidenza il fallimento del welfare come lo intende il centro-destra, cioè il “welfare dell’elemosina”. Anche un bambino capisce che quando finiscono i soldi finisce anche la possibilità di elargire l’elemosina. Ormai è evidente che l’impoverimento delle famiglie italiane non può più essere alleviato da pochi spiccioli. Non si tratta di avere la sfortuna di vivere in tempi di crisi, si tratta che questo sistema è profondamente sbagliato.
Lo Stato non trasferisce quanto dovuto alla nostra regione. La regione non trasfericsce quanto non può trasferire ai Comuni. E le Amministrazioni comunali non hanno certo dimostrato maggior lungimiranza nel prendere provvedimenti che, nel corso degli anni, potessero visibilmente abbattere alcune notevoli spese correnti, ma non certo nel senso di togliere servizi.
Guarda caso SPS aveva già previsto questo possibile triste scenario, quando con l’articolo apparso sulla stampa nel dicembre 2009 si chiedeva cosa avessero in comune, almeno negli ultimi dieci anni, la rilevante spesa per il riscaldamento degli edifici pubblici, i costi per lo sport e la cultura, la difficoltà di molte famiglie a pagare servizi pubblici e bollette varie, l’inquinamento e l’efficienza  amministrativa. Ogni anno, al momento della discussione sul Bilancio, sono sotto gli occhi di tutti le spese di gestione degli edifici pubblici. La soluzione è sempre la stessa: togliere fondi da altre parti e poi tutto come prima, fino alla lamentatio del Bilancio seguente. Non esiste ad oggi una valutazione dettagliata, edificio per edificio, dei consumi espressi concretamente in KW/h, in m3 di gas, in litri d’acqua, o addirittura in emissioni di CO2. Il pacco di bollette che arriva puntuale in Comune viene considerato meramente come spesa, non come un problema di lavori pubblici, tantomeno di sanità, di sport e cultura o, per l’appunto, di servizi sociali.

Ultimo aggiornamento Giovedì 25 Novembre 2010 17:21
 
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