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La bocciatura del sottopasso - niente di nuovo a sud PDF Stampa E-mail
Giovedì 20 Dicembre 2018 12:39

E così apprendiamo poco prima di Natale che il "sopralluogo" (spiegherò dopo perchè virgolettato) da parte di RFI ha dato come responso che si realizzerà SOLO il sottopassaggio ciclopedonale di Viale Lacchin.

Niente di nuovo a sud, si potrebbe dunque intitolare, perchè è esattamente quanto ci sentiamo dire da almeno dieci anni. Nello specifico da quando la prima amministrazione Ceraolo ha come unico punto focale di vitale interesse la Gronda est. Hanno solo tentennato, fiutato da che parte tirava l'aria e fatto finta per qualche settimana, per tarare bene quanto fosse nell'aria una eventuale rivolta della cittadinanza e quanto poteva valere come perdita di consenso.

Iniziamo ad analizzare:
1) Non stupisce più di tanto la scelta di RFI di realizzare solo il sottopasso di viale Lacchin: è perfettamente in linea con quanto si vede nel nostro paese in fatto di trasporti, e cioè opere faraoniche che costano infinitamente tempo e denaro. Non a caso in Italia un chilometro di alta velocità costa ben sei volte tanto un chilometro in Francia, Spagna e addirittura del supertecnologico Giappone, cioè 61 milioni da noi e sotto i dieci milioni negli Stati citati.
Infatti ho virgolettato "sopralluogo" perchè la delegazione tecnica di RFI manco si è recata sul posto per rendersi conto della realtà (che riprenderò dopo), ma si è accontentata di sedere in Municipio e discutere - facile da immaginare - più di tattica che di realtà costruttiva. Appurato probabilmente anche che l'amministrazione Spagnol non ha nessuna intenzione di fare pressione in qualsiasi forma (e se vuole un'amministrazione può eccome!) per insistere su ENTRAMBI i sottopassi, i vertici di RFI han potuto tranquillamente assestarsi sul vecchio: cioè realizzare SOLO il sottopasso di viale Lacchin.
Non stupisce. Dovrebbero magari spiegarci come mai Fontanfredda e Orsago hanno le loro due uscite a sud e Sacile, stazione forse più importante come numeri, invece no.

Per quanto riguarda il costo indicato da RFI, cioè che lo sfondamento verso sud del sottopasso esistente comporterebbe una spesa oltre al milione, anche questo lascia perplessità: un milione per dieci metri?
Allora cosa verrà a costare davvero il sottopasso ciclopedonale di viale Lacchin?

Due sono le possibilità: sarà allora un budello come quello che da via Balliana sbuca a S.Odorico o sarà un sottopassaggio davvero decoroso e funzionale? Attenzione: perchè anche quello verso S.Odorico viene definito "ciclo-pedonale", peccato che il cartello però indica che le biciclette vanno "portate a mano".
Quindi è ciclopedonale, MA ... questo in Italia evidentemente non significa che puoi percorrerlo pedalando allegramente sulla tua bici!

E stendiamo un velo pietoso su quanto invitante sia questo ripido budello per una persona disabile o anche solo anziana...

Perchè se è vero il secondo caso, cioè di un signor sottopassaggio, quanto lieviterà la cifra rispetto al milione indicato per pochi metri di prosecuzione del sottopasso esistente?
Quello di viale Lacchin richiederà lavori dieci volte tanto: andrà innanzitutto scavato; sarà più lungo perchè dovrà snodarsi sotto l'intera parte coperta dai binari e prevedere anche due scivoli in entrata e uscita; richiederà un gran lavoro per la tenuta statica, visto che la larghezza è il triplo del sottopassaggio pedonale esistente e sarà ben più delicato sostenere il passaggio dei treni sui binari sopra; più tutta la pavimentazione, la dotazione elettrica, le misure di sicurezza, ecc ecc.
Certo due milioni, solo il doppio di quello indicato come impegno economico per il sottopasso esistente, non è credibile.
Oppure non è credibile il milione per il semplice prolungamento del sottopasso esistente.
Scegliete voi ...

2) Quello che parimenti non stupisce chi ormai conosce bene l'andazzo di chi governa con i voti appena presi dai cittadini e con le prossime elezioni, per cui inventarsi promesse, ancora lontane, è la facilità con cui ora si promette di eseguire i lavori del sottopasso di viale Lacchin prima che sia completata la Gronda est:
Ma come? Sono 10 anni che ci sentiamo suonare questo disco da parte delle amministrazioni di centro destra con Sindaco Ceraolo oggi assessore: non si può chiudere il passaggio a livello per fare il sottopassaggio finchè non sarà in funzione la Gronda est, è il mantra che ci veniva ripetuto in questi anni: "Per chiudere anche il passaggio a livello di via Laccchin, come chiedono con insistenza le Ferrovie, è necessaria un'opera alternativa come la Gronda Est. Il traffico di viale Lacchin, dove può essere realizzato solo il sottopasso ciclo pedonale, può essere agevolmente dirottato su via Di Vittorio, che, a questo punto non può rimanere l'unico varco di collegamento, del resto intasato già adesso e non solo nelle ore di punta." Così una delle tante dichiarazioni sulla stampa dell'ex Sindaco Ceraolo.

Ma come? Ad un tratto invece è possibile? Non sarà nessun problema chiudere viale Lacchin e riversare tutto il traffico sulla rotonda di S.Odorico? E come si farà per via Libertà? La si chiuderà o no con la realizzazione del sottopasso (a meno che non sia, appunto, un budello)?
Per quanto riguarda poi la promessa di iniziare i lavori celermente ricordo che pure la nuova scuola di S.Odorico ci era stata promessa per il 2018 che sta per finire tra due settimane e che attualmente non vede un soldo in cassa, oppure l'incrocio sulla Pontebbana da sistemarsi pirma dell'inaugurazione della Funeral House o le centraline sulla Paisa e sul Livenza che dovevano essere in funzione nel 2012, ecc ecc ecc.
Ma non erano il Sindaco e il suo assessore ai lavori pubblici che dicevano che un'opera non doveva mettere in discussione l'altra?! Certo che no, ribadisco, i due sottopassi hanno funzione diversa e devono essere fatti entrambi.
Chiarito che nessuno ha mai detto che un sottopasso escludeva l'altro, se l'amministrazione fosse alloradavvero convinta, perchè non ha portato i tecnici di RFI a fare un VERO SOPRALLUOGO , cioè a vedere quanto edificato è il territorio comunale a sud??? Perchè non ha fatto fare ai tecnici di RFI il giro dell'oca per arrivare in stazione quando le sbarre son abbassate per oltre 20 minuti??? Perchè non ha fermamente protestato che tutte le stazioni hanno avuto in questi anni sia i sottopassi per il traffico (Porcia, S.Antonio di Porcia, Fontanafredda) sia il prolungamento con uscita a sud dei sottopassi delle stazioni???
Insomma, se un'amministrazione VUOLE trova LA VIA per ottenere.

Per quanto riguarda la quasi infantile proposta di isitituire un "bus navetta" per trasportare i cittadini da sud verso la stazione....beh....credo più nella slitta di Babbo Natale.

Il Sindaco faccia almeno un incontro pubblico in cui spiegare esattamente il cosa, il come, il quando e il costo.
Per il resto io rimango irremovibile: credo fermamente nella necessità dello sbocco diretto a sud e continuerò ad impegnarmi a tal fine.

PS: Guardate un pò con 1.200.000 Euro come in altri Comuni si costruisce un sottopasso per veicoli, lungo 50 metri e alto 6, oppure questo da poco più di mezzo milione, oppure uno ciclopedonale per soli 200.000 Euro?! Tutti freschi freschi in Euro del 2018... non del 1918...

Ultimo aggiornamento Lunedì 29 Luglio 2019 10:23
 
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