Sacile Partecipata e Sostenibile

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PNRR, missione 4, servizi per la prima infanzia PDF Stampa E-mail
Martedì 30 Novembre 2021 17:21

Una buona occasione per ripensare seriamente e con una seria visione e competente programmazione per i prossimi 50 anni può venire con l'aiuto dei fondi del PNRR, missione 4, componente 1.1, relativa agli “investimenti per piani degli asili nido e scuole per l'infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia”.
Si potrebbe dunque ragionare sugli spazi per il Liceo Musicale nella sede dell'Aporti e nel raggruppamento dei bimbi della Collodi nell'edificio che già ospita l'asilo alla Vittorino da Feltre.
Una decisione certamente non facile, ma che va valutata all'interno di un discorso complessivo proprio per dare a Sacile un importante futuro scolastico. In fin dei conti i bimbi di oggi saranno gli alunni forse proprio del Musicale di domani. E con la possibilità di accedere a questi fondi si potrebbe davvero dare una compensazione di qualità alla comprensibile tristezza  per il trasferimento della Collodi. D'altra parte il senso avuto al tempo di sistemare la sezione insieme agli studenti delle superiori per facilitare il tirocinio è decaduto, la Vittorino da Feltre si trova a mezzo chilometro di distanza e potrebbe vedere ampliato anche lo spazio esterno togliendo quel triste e polveroso ghiaino grigio rimpiazzandolo con vero e fresco e sano verde. Sicuramente più ampio e soleggiato del piccolo giardinetto attuale della Collodi.
Potrebbe anche essere l'occasione per avviare una cosiddetta sezione Primavera, cioè per i bimbi troppo grandi per il nido ma troppo piccoli per l'asilo, quelli dai 2 ai 3 anni. oppure una sezione in lingua inglese. Insomma si può pensare a diverse nuove possibilità...
Per non parlare del risanamento del nostro unico asilo nido ... Ma questa è un'altra storia, anche se vecchia.

Ultimo aggiornamento Venerdì 04 Marzo 2022 17:41
 
Per la TARI si sceglie il peggiore... PDF Stampa E-mail
Mercoledì 15 Settembre 2021 19:36

Si pubblica di seguito questo contributo del geom.Gaggiotti sulla questione della TARI:

Il Consiglio Comunale di Sacile sceglie i peggiori.
Sfuggita un po’ in sordina l’affidamento all’Agenzia delle Entrate di Pordenone la riscossione della TARI. L’Agenzia di Pordenone è la peggiore delle Regioni FVG e Veneto ed è da meravigliarsi come mai non ci siano stati controlli del suo operato.
Il sito del Comune di Sacile, come gli altri, non risponde all’Agenda Digitale, e quindi nella pagina “TARI 2021” non si capisce chi ha deciso tale simile iniziativa non certamente eccellente e vedremo il perchè.
“Registro deliberazioni di Consiglio ORIGINALE N. 8” il Consiglio Comunale il 12.03.2018 con assenti Poletto Massimo ha deliberato con una bella giustificazione : “..il Comune di Sacile, per la riscossione della tassa sui rifiuti, si è sempre avvalso del servizio pubblico della riscossione;..” la solita frase che devasta il servizio pubblico: “abbiamo sempre fatto così”.
I costi non quantificati al momento dell'affidamento, a carico del Comune di Sacile in caso di mancato recupero vedi Allegato 3 e art. 7 co 3.
Maggiore economicità di effettuare solleciti bonari in proprio ed affidare eventualmente solo i recuperi credito più complessi, per non gravare inutilmente con costi maggiori sul contribuente (i costi sono dieci volte tanto circa). Da notare che tenere i rapporti con l'Agenzia comporta comunque l'impiego di personale per porre in essere le attività, non c’è vantaggio.

Ultimo aggiornamento Mercoledì 15 Settembre 2021 19:41
 
incrocio via Pordenone: una SVISTA lunga DUE anni PDF Stampa E-mail
Martedì 06 Luglio 2021 10:17

Ancora una volta si è dimostrato che l'amministrazione sacilese, nello specifico caso l'ass. Ceraolo, farebbero meglio a prendere sul serio le segnalazioni di noi semplici cittadini invece di dare subito la colpa “alla burocrazia” oppure di cercar risposte non pertinenti alle domande pur di eludere quanto puntualmente chiesto.
Da anni sollecito di concludere l'iter burocratico per la messa in sicurezza dell'incrocio di via Pordenone con la Pontebbana e da due anni tento inutilmente di avere la data di invio dell'ultima integrazione prevista al progetto, già concordata informalmente tra i progettisti e FVG Strade.
Ora finalmente si scopre che di fatto tutto si è fermato alla richiesta di autorizzazione alla modifica dell'intersezione di via Pordenone inizialmente presentata in data 25/07/2019 e che poi tutto si è bloccato perché nessuno si è accorto che questa integrazione non è mai arrivata in modo formale a FVG Strade. Ovvio quindi che la burocrazia ha “i suoi tempi” ma altrettanto ovvio che l'asessore doveva vigilare e sollecitare, non rispondere superficialmente "si farà". Doveva verificare, magari anche prima di andare a scriverlo nel bollettino annuale!

Ultimo aggiornamento Domenica 28 Novembre 2021 18:05
 
Ciclabile sul Meschio ok ... e poi?! PDF Stampa E-mail
Domenica 06 Giugno 2021 15:26

La notizia che la bella ciclabile lungo il Meschio potrebbe arrivare fino a Sacile è sicuramente una buona nuova. Conosco bene e frequento il tratto che da San Giacomo di Veglia porta a Vittorio Veneto. Nei giorni festivi più che una ciclabile è un percorso così amato, soprattutto da famiglie con bambini o da chi possiede cani, che è quasi impossibile usare la bicicletta. Meglio lasciar il poco spazio ai ciclisti in erba. Quando è più tranquilla questa via lungo il Meschio è molto piacevole per la natura circostante e il suono e la frescura dell'acqua.
Ben venga dunque un suo prolungamento e qualcosa mi dice che lo vedremo ben prima della ciclabile sul Livenza, ben prima della Noncello – mare e persino prima di veder cucito il tratto da Sacile alla ciclabile pedemontana che per ora non si può prendere prima di S.Lucia di Budoia e che comunque ha ancora troppe interruzioni per assomigliare ad una vera ciclovia europea.

La buona notizia potrebbe essere però accompagnata da un'altra, una di cui proprio la nostra amministrazione potrebbe fungere da promotrice, visto che siamo il primo Comune a ovest del FVG: la realizzazione di una bicipolitana almeno da Sacile a Casarsa.

Perchè se è vero che il Sindaco vuol sostenere la “mobilità dolce” bisogna pensare che ci sarebbero molti che userebbero volentieri la bicicletta per recarsi normalmente al lavoro o a scuola. Entro un raggio di 10 o anche 15 chilometri in Europa è la cosa più normale perchè ormai da anni si è investito nel raccordo tra Comuni. Infatti delle ciclabili parallele alle strade principali, piste che poi si diramano a rete verso i vari paesi, non si capisce nemmeno inizio e fine tanto sono ormai lunghe.
Noi non possiamo nemmeno arrivare al confine con Fontanafredda.

Ultimo aggiornamento Martedì 08 Giugno 2021 17:27
 
Esternalizzazione dei PPI di Sacile e Maniago PDF Stampa E-mail
Mercoledì 02 Giugno 2021 08:49

Se fosse cosa certa l'annuncio che il PPI di Sacile verrà esternalizzato a tempo indeterminato ci pare davvero gravissimo.
Poco ci interessa e di certo non ci stupiamo che siano già parole al vento quelle dell'assessore alla Salute, Riccardi, che solo poche settimane fa aveva motivato il suo diniego ad assicurare alle popolazioni di Gemona e Cividale e delle rispettive valli un presidio minimo di Pronto soccorso e di Medicina interna dicendo che questa cosa così complicata non poteva essere liquidata con un emendamento alla legge Omnibus e che comunque la materia sarebbe “stata affrontata solo dopo la revisione del decreto ministeriale 70, ovvero la normativa statale che fissa gli standard ospedalieri".
Quello che ci chiediamo innanzitutto è con quale coscienza politici, amministratori e dirigenti, pagati con i nostri soldi e rappresentanti teoricamente del Bene Pubblico possano far passare una tale scelta come un cambiamento innovativo o addirittura come “esternalizzazione intelligente” l'ennesimo pezzo di Sanità Pubblica che si perde.
Affidamento per sempre di personale e mezzi destinati al settore più delicato come l'Emergenza ad esterni?
Sarà una procedura meramente burocratica, nulla si saprà delle persone che poi arriveranno, perchè non si tratta di un concorso, non vengono selezionate delle persone. Si tratta di una gara di affidamento in cui si esaminano solo.... le carte....
Sperando poi che vada tutto bene proceduralmente. Quante volte da decenni abbiamo sentito parlare di procedure di affidamento bloccate magari solo per un vizio di forma? Quante volta ci son stati ritardi di lunghi periodi per ricorsi? Peggio ancora, quante volte sono scattate indagini per affidamenti risultati poi illeciti?
Significherà che intanto resteremo con i PPI chiusi?
Ma non solo.
Siamo sicuri che negli anni troveremo sempre un sufficiente numero di soggetti che parteciperanno ai bandi? Con l'allargarsi del meccanismo della esternalizzazione potrebbe succedere che si va da chi offre di più, perciò ci si si troverebbero costretti ad aumentare la spesa per l'affidamento per non ritrovarsi con zero partecipanti. Ma che importa, saranno sempre soldi di noi contribuenti, di certo non verranno decurtati gli stipendi dei dirigenti.
Siamo sicuri che il personale, anche se qualificato, non dovrà tacere per la risaputa ricattabilità di chi non è realmente tutelato quanto un operatore stabile della Sanità?
Si dice che la qualità del lavoro svolto dipende in parte anche con i legami che si hanno con il territorio e la sua gente. In questo caso così delicato non importa? Una squadra che deve lavorare nella miglior sintonia possibile con il Pronto Soccorso di Pordenone cambierà ogni 3 anni?

Ultimo aggiornamento Domenica 28 Novembre 2021 18:06
 
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