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La lezione di Prà di Risi PDF Stampa E-mail
Giovedì 17 Novembre 2016 17:59

La lezione di Prà di Risi, la zona industriale di Zoppola sorta sui terreni assoggettati ad esproprio lungo la Cimpello-Sequals, dovrebbe andare oltre i confini di Zoppola e valere come monito per tutti.
La questione della misura degli indennizzi, fissata troppo in basso, per cui ora il Comune di Zoppola potrebbe andare in bancarotta visto che si tratta di rimborsare circa 7milioni di Euro, pari al Bilancio comunale, è solo una parte del problema. Poco conta che ora si scatena la solita corrida contro questo o quel politico che allora aveva avvallato la creazione di una zona Pip dando il via alla catena di eventi conseguenti, oppure contro questo o quel tecnico che aveva il compito di stendere la perizia sul valore dei terreni e che evidentemente nessun allora ha contestato. Lasciamo che il sangue scorra tra le varie fazioni e occupiamoci di quanto dovremmo trarne a nostro insegnamento.
Quello che è certo è che, dove non si rivolta la natura, spesso comunque si paga in altre forme. In questo caso il conto è ben salato per i cittadini di Zoppola.
C'è da chiedersi quali sono i portatori di interessi forti che regolano le decisioni degli amministratori che dovrebbero essere al loro posto per tutelare in primis il bene pubblico. C'è da chiedersi perchè ogni anche piccolo Comune deve avere la "sua" zona industriale. C'è da chiedersi quanto poco contano i costi futuri a fronte di apparenti guadagni immediati, voti compresi. C'è da chiedersi oggi, quando percorriamo la Cimpello-Sequals, se quello scempio di capannonizzazione del territorio aveva proprio ragion d'essere con le zone industriali di Pordenone, di Cordenons, di Fiume Veneto e di San Vito a un tiro di schioppo. C'è da chiedersi perchè anche il Comune più piccolo rivendica una sua zona industriale (in futuro una commerciale). C'è da chiedersi quale prezzo paghiamo continuando a creare zone industriali a macchia di leopardo e al tempo stesso non far nulla per recuperare quelle esisteni, anzi, disseminare chilometri quadrati con cadaveri di capannoni vuoti.

Ultimo aggiornamento Venerdì 18 Novembre 2016 14:17
 
Esami del sangue? Un pellegrinaggio in un labirinto PDF Stampa E-mail
Lunedì 07 Novembre 2016 12:24

Aggiunta con dettagli al precedente articolo:
Abbiamo avuto modo di verificare di persona la situazione a Sacile e non possiamo purtroppo che aggiungere a quanto già esposto. Perchè l'incredibile non ha fine.
Innanzitutto c'è una tal quantità di gente in attesa che non bastano i posti a sedere. La cosa che però - ribadiamo, alle soglie del 2017 - non finisce di stupire, è come sia lampante che il sistema non funziona, ma NESSUNO si occupi di ripensarlo.
Certo, questa volta si son fatti previdenti, hanno avvertito che "con l'entrata in funzione del laboratorio di analisi regionale dal 26 ottobre ci poteva essere qualche ritardo e/o disservizio".
Ma ci sono situazioni in cui le soluzioni vanno cercate ed applicate a livello locale. Il buon senso non deve dipendere da direttive regionali. E, nel caso in cui l'origine del mal funzionamento dipenda davvero dall'alto, bene, allora i dirigenti responsabili devono farlo notare. Perchè si aspetta sempre la "segnalazione della cittadinanza", poi "si ringrazia" e si promette "di verificare e intervenire"?
Non è compito di chi dirige monitorare ciclicamente le situazioni per prevenire inefficienze?!

In questo caso il laboratorio regionale non c'entra, è solo (?!) un problema di organizzazione:

All'entrata del centro prelievi di Sacile si trova posizionato l'apparecchio destinato alla prenotazione. Si dovrebbe scegliere tra A, C, E ed F. Pare semplice, ma tra la ressa e le persone di età avanzata, la chiarezza di quale bottone pigiare non è proprio tanto immediata. La prova è che sopra e sotto l'eliminacode si trova un bel

Ultimo aggiornamento Lunedì 07 Novembre 2016 18:24
 
Esami del sangue? Un pellegrinaggio PDF Stampa E-mail
Domenica 06 Novembre 2016 10:53

Sembra incredibile (come cento altre questioni), ma il nostro sistema sanitario ne sa complicare una dietro l'altra, mentre ogni riforma viene annunciata come "migliorativa per il cittadino".
Alcuni cittadini ci hanno però appena riferito che nei giorni scorsi ci volevano attese di due ore in orario pomeridiano per appuntamenti e/o ritiro dei referti e che si son creati anche alcuni momenti di tensione tra chi aspettava. Oggi leggiamo sulla stampa locale che a Maniago il servizio di prenotazione telefonica, ufficialmente promosso nero su bianco nelle brochure dell'Azienda Sanitaria 5, è una chimera. Un'altra persona ci racconta che a Pordenone aveva chiesto l'invio del referto via e-mail e che la hanno risposto che "non ne sapevano nulla". E certamente nemmeno da Sacile partono referti via mail.
Ma perchè perchè perchè non si guarda agli esempi funzionanti da un secolo (e MAI cambiati, oooops "riformati") nel resto d'Europa???

Gli esami del sangue si fanno SEMPLICEMENTE dal proprio medico di base.

Sì, avete letto giusto. Ogni medico di base (con ambulatorio ancora singolo) ha da sempre la sua infermiera diplomata. Si fanno i vaccini per grandi e piccini, si fanno appunto gli esami del sangue, si effettuano vari cicli di terapie per problematiche non gravi; il medico fa le analisi delle urine nel momento stesso che dalla visita ne emerge la necessità, fa medicazioni e persino piccole cuciture, tiene controllato il primo anno di vita dei nuovi nati e le loro mamme mediante il cosiddetto "passaporto mamma - bimbo", fa l'elettrocardiogramma, fa infiltrazioni e segue la preparazione del paziente per eventuali operazioni e altro. Può anche essere omeopata, può fare l'agopuntura, può avere in studio la possibilità di fare ecografie e altro.

Ultimo aggiornamento Venerdì 11 Novembre 2016 20:52
 
Solare? Sì, grazie! PDF Stampa E-mail
Giovedì 27 Ottobre 2016 20:26

In aggiunta ai nostri articoli sulle varie città solari, ecco i maggiori parchi solari della Germania realizzati su aree dismesse (spesso ex poligoni o aeroporti militari):

Complesso solare di Senftenberg 
Produzione: 166 MWp
Inaugurato: 24 settembre 2011

 

 

 

 

 

Aeroporto di Neuhardenberg
Produzione: 145 MWp
Inaugurato: marzo 2013
Gestore: Airport Berlin-Neuhardenberg GmbH

 

 

 

Ultimo aggiornamento Martedì 01 Novembre 2016 18:17
 
quando l'efficacia dei Velo OK dipende dalla ... trappola PDF Stampa E-mail
Sabato 01 Ottobre 2016 19:22

Abbiamo letto più volte sulla stampa che a Ronche il sistema di rilevamento della velocità funziona perchè si registrano diverse multe.
Nulla in contario al numero di multe: SPS sostiene da sempre che non attenersi al Codice della Strada non è mai cosa da poco, mai fatto trascurabile o, peggio, scusabile. Non abbiamo mai capito la foga che ha la maggior parte degli amministratori pubblici nel giurare che mettendo in campo la Polizia Urbana e le varie misure per la sicurezza stradale "non si intende fare cassa". Certo che è lecito "far cassa" con chi ha potenzialmente messo in pericolo la vita altrui. Eccome. Sono risorse che poi vanno (andrebbero!) impiegate appunto per potenziare la sicurezza. Ma da qui ad incontrare TRAPPOLE, no di certo!

Come potete vedere infatti dalla foto seguente, questo è quanto ci si trovava fino a pochi giorni fa al confine tra il Comune di Caneva e Sacile provenendo da Fiaschetti:

Il cartello bianco con la scritta Ronche era ben nascosto dalla vegetazione finalmente rimossa, tanto che ad oggi la sua superficie è più marrone che bianca.
Decine di automobilisti si son beccati la multa proprio qui. Ormai però, chi ha dato ha dato.

Ma non basta.

Il fatto è che il tubone arancione (dietro al segnale di attenzione per l'attraversamento di animali selvatici!) è stato collocato a soli 50 metri dal cartello e che chi proviene a 70km/h (velocità consentita sul tratto in questione da Fiaschetti) dovrebbe davvero FRENARE per non essere immortalato da un eventuale telelaser. Sappiam bene che non è prevista dal Codice Stradale alcuna distanza minima tra l'inizio del 50km/h indicato dal cartello di centro abitato e l'installazione di dispositivi di rilevamento della velocità, ma piazzare un Velo OK a poche decine di metri non permette certo una "graduale manovra di rallentamento"... cioè quella che dovrebbe preservarti dall'esser tamponato...

 

Ultimo aggiornamento Domenica 02 Ottobre 2016 17:23
 
No progetti? No risorse ... PDF Stampa E-mail
Giovedì 01 Settembre 2016 12:15

E' stata appena pubblicata la graduatoria dei 79 Comuni che hanno presentato domanda usufruendo del nuovo canale contributivo a sportello per le opere immediatamente cantierabili istituito con la legge di assestamento di Bilancio 2016 della regione FVG.  Un canale sperimentale dotato di 5 milioni di euro che potranno immediatamente essere impegnati per le prime domande presentate.
Lo scopo di questo nuova possibilità finanziaria è quello di portare all'evidenza della Regione le opere pubbliche "immediatamente cantierabili", cioè dotate di un progetto definitivo o esecutivo approvato, e pertanto cantierabili entro l'anno in corso.

CHI NON figura nella lista?

Sacile.

Nulla di nuovo sotto il sole del 31 agosto 2016 dunque.

Ci siam da poco persi (per un punto o per cento punti non conta) il finanziamento per il 30 km/h, dopo la più che ovvia esclusione dai fondi per una nuova scuola (visto che non potevamo soddisfare nessuno dei requisiti - eccetto un fantomatico "terreno" già "migrato"), e ora anche questa possibilità. Perchè?

Ultimo aggiornamento Domenica 02 Ottobre 2016 13:17
 
nuovo dubbio sul PPI? PDF Stampa E-mail
Martedì 05 Luglio 2016 19:51

A SPS sorge un nuovo dubbio sul futuro dell'ex Pronto Soccorso, oggi (ma noi lo avevamo detto da tempo!) PUNTO di PRIMO INTERVENTO:
dal momento che nella Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il Decreto Ministeriale n.70 del 2.4.2015 nel quale è scritto che "LA FUNZIONE DEI PPI e' la trasformazione in POSTAZIONE MEDICALIZZATA del 118 entro un arco temporale predefinito, implementando l'attività territoriale al fine di trasferire al sistema dell'ASSISTENZA PRIMARIA le PATOLOGIE A BASSA GRAVITA' e che NON RICHIEDONO TRATTAMENTO OSPEDALIERO...MANTENENDO RIGOROSAMENTE SEPARATA la funzione di URGENZA da quella di ASSISTENZA PRIMARIA", ci chiediamo quali siano le garanzie che a Sacile non si tolga anche il PPI?
Qualcuno vorrà anche smentire le indicazioni nazionali sui Punti di Primo Intervento?

Ultimo aggiornamento Mercoledì 06 Luglio 2016 21:16
 
50 posti in casa di riposo sfumati? Ma va?! PDF Stampa E-mail
Martedì 31 Maggio 2016 17:32

Apprendiamo dalla stampa locale che per l'ennesima volta avevamo dubitato giusto: ben 60 le domande in lista di attesa per un posto in casa di riposo a Sacile, ma ... il posto non c'è.
I famosi 50 posti promessi addirittura con "i soldi ci sono" (come mi era stato detto di persona) sono ora ritirati anche come annuncio. Retromarcia totale. Si scopre anche che l'ampliamento potrà "essere affrontato con risorse di privati".
Insomma una Caporetto sul fronte dell'offerta di assitenza agli anziani non autosufficienti, come pure sull'offerta abitativa per quelli autonomi in buona salute, visto che altre parole al vento sono da anni quelli sulle residenze per anziani.
Infine si scopre anche che la popolazione anziana di Sacile cresce.

Ma va?!

Allora la proposta la lancia SPS:
Alziamo bandiera bianca, annunciamo la resa incondizionata e offriamo a quella società che opera nel campo delle residenze per anziani (quella che l'amministrazione sacilese moooooolto ben conosce dai raduni dell'allora Forza Italia) l'intero complesso dell'ex Distretto Militare per farne uno dei recuperi che a detta società tanto bene riescono? Se il pubblico non riesce nemmeno ad ampliare una casa di riposo come possiamo credere che potrà salvare i muri di un tale complesso ormai in un tale stato?

Una provocazione da parte di SPS?

Ultimo aggiornamento Giovedì 22 Dicembre 2022 17:57
 
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